Sono queste le più comuni condizioni in cui vengono trattenuti gli animali del circo. Il loro addestramento, poi, li costringe in
comportamenti innaturali e ripetitivi. La violenza è già nei metodi utilizzati. Sono stati gli stessi circensi a descriverli. Il salto
di una tigre sullo sgabello, ad esempio, è ottenuto con il ricatto del cibo, somministrato astutamente ogni volta che l’esercizio viene
compiuto correttamente; la tigre è invece punita con una frusta se l'esercizio non viene compiuto correttamente. Proprio la frusta,
portata in pista durante allo spettacolo, ricorderà alla tigre cosa deve fare. Questo più volte al giorno e per tutta la vita. E’ la
paura dell’uomo a costringere gli animali ad ubbidirgli.
Oltre 10.000 tra cavalli, leoni, tigri, elefanti, dromedari, scimmie e molti altri animali, sono oggi costretti in
Italia sotto i tendoni dei circhi. ENPA ha presentato in Parlamento una proposta di legge che vieta l’uso degli animali negli spettacoli
circensi. Il passo più importate, però, puoi farlo direttamente tu.
Se il suo spettacolo è basato sul coinvolgimento degli animali. E non portare i tuoi figli: il loro divertimento corrisponde alla quotidiana sofferenza di migliaia di animali.
Informa della tua decisione amici, parenti e quanti ti stanno vicino, ad iniziare dal mondo della scuola.
Oggi alcuni circhi hanno già spettacoli senza animali e molte amministrazioni comunali vietano o comunque regolamentano l’entrata di
circhi con animali nel proprio territorio. Per aiutarci puoi metterti direttamente in contatto con la sede ENPA della tua città. Per
approfondire l’argomento potrai inoltre visitare il sito dell’ENPA (www.enpa.it) e le pagine dell’Ufficio Cattività. Ma per aiutare le
migliaia di animali prigionieri, puoi già fare una cosa importantissima: non andare al circo!
ENPA Ti invita a leggere il FASCICOLO INFORMATIVO che trovi qui di seguito.